Gli ascessi perianali sono infezioni acute che si sviluppano intorno all’ano e al retto, causate da un accumulo di pus nei tessuti molli. Si tratta di una patologia molto dolorosa e spesso invalidante, che può compromettere la qualità della vita del paziente. Riconoscerne i sintomi e intervenire tempestivamente è fondamentale per evitare complicanze, come la formazione di fistole anali.
In questo articolo analizzeremo i sintomi, le cause, la diagnosi e i principali trattamenti chirurgici degli ascessi perianali, con un linguaggio chiaro e adatto anche a chi non è medico ma desidera informarsi.
Cosa sono gli ascessi perianali
Un ascesso perianale è una raccolta di pus che si forma nella zona circostante l’ano, a seguito di un’infezione di una piccola ghiandola anale. Quando questa ghiandola si ostruisce e i batteri proliferano, si genera l’infezione che porta alla formazione della cavità purulenta.
Gli ascessi possono essere superficiali, facilmente visibili e palpabili, oppure profondi, con sintomi più complessi da riconoscere.
Sintomi principali
I sintomi di un ascesso perianale si manifestano in modo rapido e peggiorano progressivamente. Tra i più comuni troviamo:
- Dolore intenso nella zona anale, spesso pulsante e costante.
- Gonfiore e arrossamento della cute circostante.
- Febbre e malessere generale, soprattutto nei casi più gravi.
- Secrezione purulenta, che può fuoriuscire spontaneamente.
- Difficoltà a sedersi o camminare a causa del dolore.
- Alterazioni dell’alvo, come stipsi o dolore durante la defecazione.
È importante rivolgersi tempestivamente al medico per evitare che l’infezione peggiori o si diffonda.
Cause degli ascessi perianali
Le cause principali includono:
- Infezione delle ghiandole anali (la più comune).
- Malattie infiammatorie croniche intestinali, come il Morbo di Crohn.
- Traumi o microlesioni anali.
- Sistema immunitario compromesso, che facilita lo sviluppo di infezioni.
- Diabete mellito, che aumenta la predisposizione alle infezioni cutanee.
Tipologie di ascessi perianali
Gli ascessi si classificano in base alla loro localizzazione:
- Ascesso perianale superficiale: visibile esternamente, situato vicino all’orifizio anale.
- Ascesso ischiorettale: più profondo, coinvolge i tessuti della fossa ischiorettale.
- Ascesso intersfinterico: localizzato tra gli sfinteri anali, difficile da diagnosticare clinicamente.
- Ascesso sopraelevatore: il più raro e complesso, situato sopra il muscolo elevatore dell’ano.
Diagnosi degli ascessi perianali
La diagnosi si basa principalmente su:
- Visita proctologica: il medico esamina l’area anale e valuta i segni clinici.
- Ecografia endoanale o transperineale: utile per valutare ascessi profondi.
- Risonanza magnetica: indicata nei casi complessi o in pazienti con recidive.
- Esami del sangue: per rilevare segni di infezione, come aumento dei globuli bianchi o della PCR.
La diagnosi precoce è cruciale per evitare che l’ascesso evolva in fistola.
Trattamento degli ascessi perianali
Il trattamento varia a seconda della gravità e della localizzazione, ma in quasi tutti i casi è necessaria una cura chirurgica.
1. Terapia antibiotica
Può essere prescritta come supporto, ma da sola non è sufficiente a risolvere un ascesso. Serve a controllare l’infezione in attesa dell’intervento chirurgico, soprattutto nei pazienti immunodepressi o con febbre elevata.
2. Incisione e drenaggio chirurgico
È il trattamento di scelta. L’intervento viene eseguito in anestesia locale o generale e consiste nell’incidere la pelle sopra l’ascesso per drenare il pus.
Il chirurgo lascia spesso un piccolo drenaggio o una medicazione aperta, in modo che l’infezione non si riformi.
3. Gestione post-operatoria
Dopo l’intervento, il paziente deve:
- Effettuare medicazioni giornaliere.
- Mantenere una corretta igiene intima.
- Seguire una dieta ricca di fibre per evitare la stipsi.
- Utilizzare antidolorifici se necessario.
4. Trattamento della fistola anale
In circa il 30-40% dei casi, un ascesso può evolvere in fistola perianale, ovvero una comunicazione anomala tra il canale anale e la cute perianale. In questi casi, sarà necessario un ulteriore intervento chirurgico, come fistulotomia o posizionamento di setone. In molti casi, la fistola con setone, può essere ulteriormente trattata con laser, seguendo i consigli dello specialista.
Prevenzione degli ascessi perianali
Non sempre è possibile prevenirli, ma alcune buone abitudini possono ridurre il rischio:
- Seguire una dieta equilibrata e ricca di fibre.
- Evitare stitichezza o diarrea cronica.
- Curare attentamente eventuali malattie infiammatorie intestinali.
- Mantenere una corretta igiene anale.
- Consultare tempestivamente un medico ai primi sintomi.
Prognosi
La prognosi degli ascessi perianali è generalmente buona, se trattati in modo tempestivo. Tuttavia, le recidive sono frequenti e spesso correlate alla formazione di fistole. Un follow-up medico accurato è fondamentale per evitare complicanze a lungo termine.
Gli ascessi perianali rappresentano una condizione dolorosa e debilitante, che richiede un intervento medico tempestivo. Il trattamento chirurgico resta l’opzione più efficace per risolvere il problema e ridurre il rischio di complicanze. Riconoscere i sintomi precoci e rivolgersi subito allo specialista è la chiave per una guarigione rapida e sicura.
5 Domande e Risposte sugli ascessi perianali
1. Gli ascessi perianali guariscono da soli?
No, raramente si risolvono spontaneamente. Nella maggior parte dei casi è necessario un drenaggio chirurgico.
2. Quanto dura il recupero dopo l’intervento?
Il recupero varia da 2 a 4 settimane, a seconda della profondità e delle condizioni generali del paziente.
3. È possibile prevenire gli ascessi perianali?
Non sempre, ma seguire una dieta ricca di fibre e curare le patologie intestinali riduce il rischio.
4. Gli ascessi perianali sono pericolosi?
Se non trattati, possono portare a gravi complicanze come fistole, setticemia o infezioni estese.
5. Dopo un ascesso, è sempre necessario un altro intervento?
Non sempre. Solo nei casi in cui si sviluppa una fistola perianale sarà necessario un secondo trattamento chirurgico.